Inizia la raccolta, i frutti già si vedono

Si riparte, la raccolta ormai è alle porte, ci si organizza, si cerca di indovinare se, come per la vendemmia, ci sarà un anticipo. Lo scorso anno abbiamo iniziato la prima settimana di ottobre. I secolari sono carichi, nonostante le violenti trombe d’aria di agosto che hanno spezzato rami e e sradicato alberi. I secolari però sono ancora lì, con qualche ramo monco ma ben piantati, quasi una metafora della vita: “barcollo ma non mollo”. Tanti ricci, ancora piccoli però, si aspetta l’acqua, praticamente mai caduta durante l’estate, neppure qui, in Trentino. Come andrà il raccolto, lo vedremo fra un mese, ma i frutti già si vedono e non sono solo i ricci.

Se si passeggia per il castagneto di Pianaura, i frutti sono evidenti e riempiono gli occhi e lo spirito. Il progetto di recupero del castagneto storico Marcabruni prosegue ed inizia ad avere i primi riconoscimenti. Lo scorso anno ha avuto una produzione di circa 6 quintali (la produzione teorica è stimata su circa 10 quintali), sono stati potati dieci secolari secondo la sapienza antica, sono stati eseguiti una sessantina di innesti certificati (tipologia Drena) affini alla specie già in campo.

Sono stati piantati dieci alberi, sempre con il coordinamento dei tecnici che collaborano con la fondazione Edmund Mach. E non stiamo parlando solo di coordinamento, ma di reale coinvolgimento, quello che fa la differenza. Stefano Delugan, collaboratore della Fondazione Edmund Mach ed esperto castanicoltore, è il motore del progetto e attorno a lui operano le persone che si sono avvicinati per motivi professionali. Qualcuno è rimasto affascinato e continua collaborare mettendoci passione. Tra questi c’è Luca Bisoffi che sta dando forma ai secolari, Costantino Zampiccoli che ha realizzato lo steccato e Raffaele Cetto che lo ha progettato e presentato alla paesaggistica. Infatti grazie anche al ricavato del raccolto 2016 è stato ripristinato lo steccato e parte dei muretti a secco utilizzando pali e smezzole di castagno.

Steccati che non dovrebbero avere il senso della divisione, ma quello della valorizzare delle differenze, senza paure, del rispetto per gli altri, anche degli spazi. Le porte non si sfondano, si aspetta che vengano aperte. Lo steccato è stato realizzato con questo spirito, speriamo che in questo periodo di raccolta venga compreso e rispettato. Interessante è stato anche il modello di conferimento, articolato in più fasi e che si vorrebbe riprendere anche quest’anno. Tante cose da dire e nuove idee da realizzare, ma intanto la raccolta, domani ci si incontra al castagneto di Drena e qui a Pianaura, saremo più di cinquanta, castanicoltori del trentino, per condividere passioni, sogni e un buon bicchiere di vino.

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