“Ad -cum-legere” cioè (r)accogliere a Pianaura

Quest’anno la raccolta a Pianaura è stato l’incontro tra due bisogni. Primo bisogno, raccogliere i frutti di un anno di lavoro, possibilmente prima che vengano razziati. Secondo bisogno, quello di quattro ragazzi, operai agricoli un po’ improvvisati che aspettano di conoscere il loro futuro appeso all’esito della richiesta di protezione per motivi umanitari. In mezzo due persone, Stefano e Monica che con motivazioni differenti si sono adoperati che due bisogni diventassero un’opportunità. Questa è l’essenza della raccolta 2018 a Pianaura.

Raccolta vuol dire anche investimenti, lavoro e cura di un anno, ricavi da portare a casa per continuare ad investire anche il prossimo anno nella cura e nella valorizzazione del territorio oltre che del proprio fondo. Quindi ci sta la soddisfazione dei 14 quintali raccolti su un ettaro e mezzo di fondo, ci stanno le perplessità sulla dimensioni dei frutti, più ridotte rispetto allo scorso anno e ci stanno anche le valutazioni economiche. Aspettiamo ancora il prezzo che la cooperativa riuscirà a spuntare sul mercato ma possiamo dire che pur avendo prodotto circa un quintale di più dello scorso anno probabilmente il guadagno sarà leggermente in flessione. Inizia la ricerca dei motivi, incidono anche i raccoglitori non esperti ma non in modo significativo. Comunque non ci sono passato sopra. Avrei potuto chiudere un occhio, dopo tutto era la prima volta che questi ragazzi originari dal Mali, Senegal e Marocco raccoglievano marroni. Bacati, buoni, tutto andava bene per loro. E invece no, non ho voluto perdere l’occasione del raccogliere… per accogliere.

“Ad-cum-legere”, è l’orgine della parola accogliere che significa “andare insieme per…” . Andare dove? Ognuno va verso una meta differente ma accade che ci troviamo a percorrere un tratto di strada insieme all’altro che da estraneo diventa compagno di viaggio, almeno per un po’. Andare insieme, può voler dire che ti insegno a distinguere i frutti buoni da quelli bacati, ti mostro come si mette a bagno e si asciuga il prodotto in modo che tu possa far parte della filiera produttiva e non solo. Quando le nostre strade si divideranno, oltre ad aver avuto il giusto guadagno, avrai anche imparato qualcosa da me ed io da te. Pretenderò che il lavoro sia compiuto bene perché stiamo “andando insieme per..”, ed il mio successo dipende dal tuo, il tuo insuccesso sarà anche il mio. Questa è la concretezza del bene comune, questo è l’antitesi del buonismo e anche del rifiuto, questa è l’apertura che genera l’accoglienza che è intreccio di vite.

Massamba, Wally, Colby, Hamada, Monica e Stefano, per tre settimane siamo andati “insieme per” il castagneto antico di Pianaura a raccogliere ed accoglierci. Un investimento per il futuro, di tutti.

3 opinioni riguardo a ““Ad -cum-legere” cioè (r)accogliere a Pianaura

  1. Ciao Stefano,

    Un bellissimo lavoro, mi sembra, quello che state facendo lì, insieme. Complimenti, auguri a tutti e un abbraccio!

    Koen

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